mar '09 31
A quattro mesi di distanza il presidente del Consiglio, su proposta del ministro per i Beni Culturali, deve ancora emanare il decreto attuativo della pornotax. Certo non deve essere facile per nessuno dei due individuare quale sia il materiale pornografico da tassare e quale da sovratassare (piu’ 25%). La differenza sta laddove “siano presenti immagini o scene contenenti atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti” in giornali quotidiani o periodici, con i relativi supporti integrativi, e in ogni opera teatrale, letteraria, cinematografica, audiovisiva o multimediale, anche realizzata o riprodotta su supporto informatico o telematico. Continua »
gen '09 30

vignetta di Joshua Held dal sito Aduc
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gen '09 27
Con l’annuncio della fiducia anche al Senato sul decreto anticrisi, si e’ persa una buona occasione di dibattito anche sui doppi moralismi. Oltre alla pornotax, la Camera ha introdotto una nuova tassa sui cartomanti televisivi, ossia per quei “soggetti che utilizzano trasmissioni televisive volte a sollecitare la credulita’ popolare che si rivolgono al pubblico attraverso numeri telefonici a pagamento”. In entrambi i casi si tratta di una addizionale del 25% e di un anticipo del 120% degli acconti da versare al fisco. Accomunati nello stesso comma dell’articolo 30 nel ddl anticrisi, accomunati dallo stesso spirito da crociata che rischia di tradursi nell’effetto opposto ai desiderata. Una tassa bigotta e moralista che rischia solo far affondare definitivamente nell’illegalita’ un mercato, quel poco che ancora e’ restato fiscalmente in Italia, che gia’ corre sul filo. Continua »
dic '08 30
La Camera, settimana prossima, dovrebbe votare anche la Pornotax. Vediamo realmente cosa e’ e cosa comportera’. Continua »
dic '08 04
La Pornotax, introdotta come misura meramente estetica nella Finanziaria 2006, entra in vigore con il decreto 185 del 29 novembre 2008 in materia di misure anticrisi. Un decreto in cui il ministro ai Beni Culturali dovra’ dettare criteri per determinare cosa si debba intendere per materiale pornografico, ossia quello “in cui siano presenti immagini o scene contenenti atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti” e i cui proventi avranno un prelievo fiscale aggiuntivo del 25% e un aumento al 120% degli acconti da versare al fisco. Continua »