Decreto sicurezza. Provvedimento inaccettabile. Pregiudiziali di costituzionalita’ ed emendamenti
Comunicati
Il decreto legge in discussione oggi al Senato ripropone una concezione della penalità di stampo illiberale, paternalistico e populista: le restrizioni di libertà e garanzie individuali che vi sono contenute, non sono motivate da indispensabilità per contenere alcuni fenomeni criminali, bensì da esigenze di mera rassicurazione sociale, funzionali ad una comunicazione demagogica tra potere politico e società.Perciò riteniamo inaccettabile l’impianto complessivo di questo decreto-legge, nonostante la Camera abbia stralciato le norme sulle ronde e abbia cancellato la permanenza fino a sei mesi nei Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie). In particolare siamo contrari alla obbligatorietà della custodia cautelare in carcere e all’eliminazione dell’accesso alle misure alternative alla detenzione, così come previste dalla legge Gozzini.
Abbiamo pertanto depositato due pregiudiziali di costituzionalità e 16 emendamenti.
Ci auguriamo che nel dibattito oggi in Aula tutta l’opposizione contrasti, con noi, l’approvazione di norme inopportune ed incostituzionali.
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